Indovinello.
Se mi abbattete, sono tutto. Se mi tagli alla vita, non sono niente. Cosa sono?
Risposta: un 8 (e oggi è l’8 Marzo) Un 8. Sdraiato, è il simbolo dell’infinito. Tagliato a metà, due zeri.
E dunque che cosa significa sdraiare questo 8? Rilassarci metterci in pace, smettere di combatterci e nel frattempo rimanere intere, integri.
Smettiamo di combattere, di combatterci.
In questa giornata andiamo alla Fonte e iniziamo a meravigliarci delle spirali di bellezza che creano diverse energie che sono come due voci. Parliamo di quelle che definiamo le due energie del femminile e maschile. Ma ogni definizione sta a loro stretta.
Quello che facciamo è solo un pezzo. Questi flussi sono flussi d’amore che ci aiutano a sperimentare precisamente delle qualità con una certa vibrazione. Quindi onoriamo queste correnti che possiamo vedere al di là del tempo e dello spazio.
Sono due correnti che percorrono alcune epoche della nostra lunga esperienza, guardiamole pertanto al di la di tempo e spazio. Sentiamo queste due voci, non pietrifichiamo, vediamole come correnti e spirali fluide in cui, nelle varie incarnazioni , ora ci tuffiamo in una e ora in un’altra. Sono correnti molto ricche di specificità.
La meraviglia dell’una e dell’altra.
E’ il momento di dimenticare. Rimanere attaccati alla sofferenza non serve a nulla. Lo so che molte e molti, non vogliono dimenticare. Troppo dolore ancora vivo, troppe ferite ancora sanguinanti che sentono arrivare dal femminile o dal maschile. Vero, ma vengono da un maschile e femminile distorto e degradato che nulla ha a che fare con l’origine. Per quanto tempo vogliamo noi stesse o noi stessi tenere queste ferite aperte e dedicare tempo alle distorsioni? Perché del tempo che dedichiamo a riaprire metodicamente ferite siamo responsabili soltanto noi. Del tempo che usiamo per generalizzare e cristallizzare la nostra idea di uomo o di donna siamo responsabili solo noi. Il mondo è fatto soltanto di Anime che nelle vite si incarnano in corpi diversi e che hanno distinto due principi, per poterli conoscere a fondo.
In questa giornata si parla di donne, e di conseguenza di coloro che hanno scelto il principio femminile come punto di partenza in questa esistenza. L’8 Marzo va da un grido di dolore del femminile, alla rivalsa, all’orgoglio, al decantare la donna. Va tutto bene, ma nel frattempo siamo passate/i dal cuore del femminile? Dalla sua essenza? passare di qui è una questione individuale, profonda.
Davvero ogni donna può chiedersi che cosa, stare in un corpo di donna può donarle. “Che cosa sono venuta ad imparare qui, in questo momento, incarnandomi in un corpo di donna?”.
E un uomo che voglia passare dal cuore del femminile, può chiedersi come, l’energia femminile interiore, lo aiuta e lo sostiene ogni giorno.
Queste correnti sono fluide, danzano nel nostro corpo. Guardiamo anche solo al numero 8. Un infinito fatto di due anse che sono una sola cosa. e se lo percorriamo passa da una all’altra. L’una senza l’altra sono nulla, non possono manifestare il loro infinito potenziale. le due anse del femminile e maschile da sempre una.
E, come donna lo so che sono anche maschio, lo so. Sono l’altra metà della mela. anche.
Lo so che come uomo sono anche femmina, lo so.
Nella nostra storia recente la ricorrenza dell’8 Marzo ci parla di spiriti coraggiosi che hanno avuto la loro visione e la hanno portata nel mondo, come ad esempio le partigiane. Erano anime, Anime. Spesso in queste ricorrenze, si dimentica che erano Anime.
Onoriamo dunque le energie che chiamiamo femminile e maschile, che sono molto di più. Sono dei fasci di vibrazioni, qualità suoni, che per parlare hanno bisogno di farsi vedere. Le energie del maschile e femminile sono qualità che vogliono farsi vedere, solo per farsi vedere sono qui ai nostri occhi.
Lo so, che sono Uno.
E si, è vero che esse sono anche storie, gli archetipi e i miti sono storie che abbiamo creato con cui abbiamo potuto narrare qualche forza che captavamo in noi o nell’etere. E poi le narrazioni sono diventate a volte approssimazioni a ottave più alte o più basse, con cui abbiamo potuto creare il due nell’uno.
Veniamo da un unico utero e un’ unica mente e ri-andiamo verso quell’Uno.
L’Universo è fatto da braccia aperte.
Le donne storiche sono sempre Anime che hanno condotto i loro intenti, che hanno respirato e scritto delle storie per trovare la loro essenza, che è veramente individuale. Noi vediamo queste correnti ormai come due blocchi, mentre esse hanno diverse sfaccettature, energie, fili che si confondono gli uni con gli altri e sono solo creati per l’esperienza.
L’8 Marzo ha un fiore sferico giallo profumato che racchiude le esperienze di anime che si sono incarnate in corpi di donne, che hanno vissuto realtà sociali e storiche. Possiamo solo portare onore a tutte le anime che hanno condotto le loro esperienze così come noi conduciamo le nostre. Molte persone si sono distinte nelle loro storie,hanno portato il loro soffio e anche lotte e battaglie. Ma il fine non era quello della lotta, della battaglia, ma esprimere delle parti di se, che sono venute a galla e che hanno ispirato a loro volta. Il fine, forse, per loro era conoscere il principio femminile e volerlo vedere attuato
Come è essere femmina sapendo che sei anche maschio? Che cosa significa questo? Esattamente questo.
Essere femmina sapendo che sei anche maschio.
Non lasciare il tuo amato da solo. Non ti lasciare da sola
Ricorda che queste due energie non possono essere controllate.Ed il tentativo di controllo è assurdo. Sono come cavalli liberi. Solo la personalità si illude di controllarli. L’anima li cavalca perché è fatta della loro stessa sostanza.